1877
Nel 1877 Friedrich Koepe trasforma una macchina a tamburo in un paranco a frizione per un pozzo profondo 234 metri (cioè l’equivalente di un edificio di ottanta piani). Invece di usare un tamburo su cui il cavo era avvolto e fissato, Koepe posa il cavo su una puleggia che contemporaneamente funge da ruota motrice. Il cavo corre lungo una scanalatura a coda di rondine ed è spinto esclusivamente dall’attrito.
Ciò che oggi ci sembra incredibilmente semplice era, in effetti, pionieristico, ed è rimasto così fino ai giorni nostri.
Il brevetto tedesco n. 218 illustra inoltre che, al posto del contrappeso veniva utilizzata anche un’altra cabina.
1877
L’ingegnere britannico Peter Hart ottiene un brevetto sul primo paternoster.
1878
Cyrus W. Baldwin perfeziona l’ascensore idraulico con cilindro verticale. Il primo esemplare viene installato nel Boreel bulding di New York. L’unità è capace di raggiungere 34 metri ad una velocità da 0.3 a 0.4 m/s. Questo tipo di ascensore rimane uno standard fino ai primi del 900 con continui miglioramenti da parte di diversi costruttori. Questo tipo di ascensore permette di incrementare l’altezza degli edifici
1878
I quattro ascensori idraulici ad azione diretta di Leon Edoux nelle –Trocadero Towers all’Esposizione Universale hanno tre volte la lunghezza del vano degli ascensori precedenti. Ogni cabina può trasportare 60 passeggeri a un’altezza di 85 metri. Un grande motore a vapore nella base di ogni torre restituisce l’acqua a un serbatoio in cima. Le manifestazioni di Edoux non avevano eguali su entrambe le sponde dell’Atlantico.
1880
L’inventore tedesco Werner von Siemens, con la sua ditta tedesca Siemens & Halske, realizza il primo ascensore elettrico per l’esposizione industriale di Mannheim.
L’ascensore ha una corsa di 22 metri che percorre in 11 secondi con velocità quindi di 2 m/s. Questo ascensore riesce, in un mese, a portare 8000 persone in cima ad una torre di osservazione che dominava la mostra. Siemens costruisce una cabina con motore agganciato. Il motore aziona dei pignoni ingranati con una cremagliera montata nel vano ascensore. I Vantaggi di questo ascensore sono parecchi dall’efficienza dell’ascensore elettrico, i costi di installazione ridotti e la velocità praticamente costante indipendentemente dal carico.
1878
Charles Hill Morgan brevetta un ascensore idraulico ad azione diretta e installa il primo di questo tipo nella Washburn & Moer Wire Works a Worcester, nel Massachusetts.
1880
Per collegare i negozi separati del Grande Magasins du Louvre a Parigi, vengono usati degli elevatori idraulici ad azione diretta.
1881
Werner von Siemens collega un motore a vapore a una dinamo.
1881
Edison mostra una dinamo a vapore da 300 CV alla mostra di Parigi.
1881
Werner von Siemens realizza la prima linea tramviaria elettrica a Lichterfelde presso Berlino
1881
Alla esposizione Nazionale di Milano venne costruita la prima Torre Stigler.
L’idea è di August Stigler per lanciare il suo brevettò del 1880 del suo primo ascensore idraulico.
La torre ha due piattaforme – una a 12 metri e l’altra quasi alla sommità a 40 metri – che possono ospitare 160 persone; solo 40 per volta però possono salire in cima grazie alle scale elicoidali o per mezzo di un innovativo elevatore a gas.
1882
La società Siemens installa una dinamo a vapore da 1000 CV a trasmissione diretta nella centrale di Berlino Ovest.
1882
L‘ inglese Frederick Hart sviluppa il brevetto dell’elevatore paternoster
1884
William Baxter jr inventa l’ascensore elettrico a corrente costante
1884
il primo paternoster, su brevetto di Hart ,viene installato a Londra dalla J&E Hall La macchina è alimentata da un motore a vapore posto nella parte superiore dell’edificio.
1885
I’Home Insurance Building di Chicago è il primo edificio realizzato con scheletro in acciaio bullonato.
1885
Il Prof. G. Forbes ottiene il brevetto n. 1288 per la prima spazzola a carbone che permette di ottimizzare i collegamenti sui rotori dei motori elettrici.
1885
Schuyler S. Wheeler, M. Am. Soc. C. E., presenta un brevetto per un ascensore elettrico con motore a potenziale costante con shunt ed un freno magnetico; concetti con i quali sono attualmente realizzati gli attuali ascensori elettrici
1886
Il primo concetto di macchina elevatrice senza ingranaggi Gearless è un brevetto statunitense di Reynolds
1886
Victor Popp, un ingegnere austriaco, crea a Parigi una rete di aria compressa, fornendo una forza motrice per artigiani, orologi pubblici e alcuni ascensori che furono chiamati “Aero-idraulici”.
1887
William Baxter installa, a Baltimora, il primo ascensore elettrico americano. L’ascensore era probabilmente dotato di un motore elettrico prodotto da Frank Alvord Perret, la cui Elektron Mfg. Company era stata fondata a Brooklyn l’anno precedente.
1888
Charles Platt tenta di risolvere il problema degli ascensori elettrici per edifici alti sostituendo il cilindro orizzontale con le pulegge demoltiplicate con una vite motorizzata sul cui dado mobile sono fissate le pulegge mentre l’altro set di pulegge è collegato a parte. Frank Sprague ha sviluppato i motori e il controllo.
Il punto debole del progetto è la vite che, sollecitata dalle sfere del dado tende ad assotigliarsi; la sostituzione di una vite ed un dado sovradimensionati ha risolto questo problema.
1888
Otis Brothers & Company introduce il funzionamento elettrico delle valvole idrauliche, derivando energia dalle batterie di accumulo.
1888
J. Richard & Company installa un ascensore idraulico ad azione diretta con una corsa di 41 metri nel Monumento a Colombo a Barcellona, Spagna.
1889
All’Esposizione Universale di Parigi, la Torre Eiffel contiene cinque ascensori idraulici a vapore – due di Roux- Combaluzier , due ascensori Otis inclinati e un Edoux con una cabina in equilibrio con un’altra.
1889
Un ascensore elettrico costruito da Chretian per l’Esposizione di Parigi del 1889 fu installato nel pilone della torre all’ingresso della Galleria delle Macchine.
1889
La Sala delle Macchine dell’Esposizione di Parigi, costata tanto quanto la Torre Eiffel, includeva piattaforme mobili azionate elettricamente che percorrevano l’intera sala
